Manifesti femministi
Manifesti femministi
Dopo il successo di Trilogia SCUM, Deborah Ardilli firma il nuovo saggio critico dedicato alle tesi dei movimenti femministi negli anni Settanta La donna non va definita in rapporto all’uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà. (Manifesto di Rivolta femminile, 1970)
Autore

Ardilli Deborah

Collana

VanderWomen

Pagine

200

Pubblicazione

201810

Sottotitolo

Il femminismo radicale attraverso i suoi scritti programmatici (1964-1977)

15,90 

“Radicale”, a partire dal ‘68 e fino alla fine degli anni Settanta, fu soprattutto il “soggetto imprevisto” del femminismo. Con la sua peculiare combinazione di rabbia e proiezione utopica, il manifesto politico è il genere che meglio si presta a restituire la complessità di quella straordinaria stagione che segnò la presa di coscienza delle donne, attraverso un drastico ripensamento delle relazioni tra loro e della forza che da questo deriva. Riletto attraverso i suoi manifesti, il femminismo radicale sconvolge la banalizzazione corrente di ciò che è stato per riconsegnarci la testimonianza della sua verità e un’immagine in movimento di ciò che potrebbe essere.

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