Esco per un caffè con Joyce
Anche le città fanno gli autori: e allora non c’è modo più divertente per conoscerle che farsi guidare dalle parole dei grandi scrittori
Chi ama leggere lo sa: sfogliare le pagine di un libro è come intraprendere uno, anzi, mille viaggi diversi. Con la fantasia certo, ma non solo: si può visitare sul serio il mondo seguendo le orme dei nostri eroi di carta, quelle degli autori che li hanno raccontati, o andando a cercare i luoghi che ispirano storie.
Quale sarebbe il vostro viaggio letterario del cuore? Se ne possono scegliere tantissimi, ma visto che possiamo far volare la fantasia, allora possiamo anche puntare in alto e immaginare una giornata ideale da vivere da veri turisti letterari. O, alme- no, lo confesso, questa potrebbe essere la mia, per- ché nei luoghi che vi racconterò c’è molto dei posti che amo, che vorrei visitare e dove vorrei tornare. Pronti a partire?
A Trieste per un caffé con Joyce
Per iniziare la giornata in bellezza niente di meglio che fare rotta verso le luci a nord-est: possiamo concederci una bella colazione seduti a uno dei tavolini di un caffè storico a Trieste, magari il Caffé degli Specchi in piazza Unità d’Italia, per goderci una delle scenografie naturali più belle, il sipario che si apre su montagne e mare. Oppure anche all’Antico Caffè San Marco, che ci accoglierà tra grandi specchi alle pareti, arredi Liberty, lampadari d’ottone e anche una libreria. Da qui sono passati tanti scrittori e artisti, come gli amici James Joyce e Italo Svevo, di cui possiamo seguire le orme partendo dalla Biblioteca Civica Attilio Hortis, che ha dedicato loro due piccoli musei.
Mattinata in buen retiro
La mattinata poi potrebbe proseguire in un borgo, anzi due: per chi ama il mare, Monterosso, se invece preferite le colline, Asolo.
Asolo, in provincia di Treviso, fu definita da Giosuè Carducci “la città dai cento orizzonti” e non per niente stregò anche la divina Eleonora Duse, che qui visse e volle essere sepolta. Ma non fu l’unica a scegliere Asolo come buen retiro. Il borgo racconta infatti la storia d’amore tra un luogo e una gran- de viaggiatrice inglese del Novecento: Freya Stark, che nacque a Parigi nel 1893, e viaggiò tutta la vita percorrendo l’Oriente, per poi morire centenaria proprio qui, nel 1993. Si avventurò in luoghi ostili e visse mille vite, da infermiera durante la Gran- de Guerra a informatrice del Governo britannico a scrittrice di viaggi e reportage. Ad Asolo il suo spirito aleggia ancora a Villa Freya, la sua dimora, di cui si può visitare il parco dove custodiva le essenze raccolte durante i viaggi, e il Comune le ha dedicato una sala permanente nel suo museo cittadino. A Monterosso, invece, possiamo fare un tuffo nelle Cinque Terre per ritrovare la poesia tra i sentieri a picco sul blu. Sì, perché qui amava trascorrere le estati Eugenio Montale, premio Nobel nel 1975. Passeggiando nel borgo e nella macchia mediterranea sarà facile e inebriante ritrovare le suggestioni che gli fecero comporre capolavori come “Meriggiare pallido e assorto”, “La casa dei doganieri”, “I limoni”, tra lame d’acqua e muri d’orto.
Pranzo a Parigi con Hemingway e i bouquinistes
È arrivata l’ora di pranzo: ci fermiamo in un bistrot parigino? Magari al Café de Flore, dove erano di casa Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, oppure a La Closerie des Lilas, per immaginare l’ebbrezza dei mitici anni Venti quando tra gli habitué qui non mancavano Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald. E se Montmartre è diventato troppo turistico per ritrovare l’atmosfera bohémienne degli impressionisti o di Picasso, possiamo sempre dedicarci a curiosare tra i libri rari e di seconda mano, manifesti, cartoline dei bouquinistes lungo la Senna, sulla Rive Droite dal Pont Marie al Quai du Louvre e sulla Rive Gauche dal Quai de la Tournelle al Quai Voltaire. Per poi spingerci nella bellissima Place des Vosges, dove si trova anche la casa museo di Victor Hugo.
Magica Praga tra leggende e architettura
Se, come mi immagino, ci saremo dilungati rapi- ti dalla Ville Lumiere, sarà quasi arrivata l’ora del tramonto, quando le ombre si allungano, la luce si fa più dorata e allora è il momento di arrivare in un’altra città magica, Praga.
Nella capitale ceca la ricerca del suo spirito letterario vi condurrà anche attraverso un affascinante viaggio nella storia dell’architettura e del Paese stesso. Dal Quartiere Ebraico nel cuore della città vecchia, dove con un po’ di fantasia possiamo ritrovare i “passi” del leggendario Golem, al famoso (e inflazionato di turisti) Vicolo d’oro, in cui tra botteghe d’orafi e miti di alchimisti si rifugiava a scrivere anche Franz Kafka.Possiamo poi perderci tra le sinuose linee dei palazzi Liberty, come la Casa Municipale, o scovare il Grand Café Orient, al primo piano della Casa della Madonna Nera, la prima architettura cubista della città. Per avere una vista mozzafiato su Praga si può salire sulla collina di Petrin, immortalata anche ne “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, e poi come lo scrittore regalarsi una pausa al Caffé Slavia.
Ma è già tempo di riprendere il nostro caravan letterario e volare in un altro angolo d’Europa, dove un altro gigante della letteratura ci attende per cena. Parliamo, naturalmente, di Fernando Pessoa a Lisbona (a proposito: lo sapevate che proprio il grande poeta scrisse una “guida turistica” alla sua città nel 1925? Si chiama, semplicemente, “Lisbona. Quello che il turista deve vedere”). C’è il caffè A Brasileira, al Chiado, certo, uno dei luoghi frequentati dal poeta per scrivere e vedere gli amici, dove campeggia la sua fotografatissima statua. Ma lo ritroviamo anche al ristorante Mar- tinho da Arcada, in Praça do Comércio, dove un tavolo è sempre lì, riservato per il poeta.
Dormire nel segno del giallo
La serata è stata piacevole, e adesso si è fatta l’ora di andare a dormire. Sono tante le dimore di arti- sti e scrittori che offrono oggi anche l’opportunità di soggiornare tra le loro stanze. Tra queste c’è Greenway, la residenza delle vacanze di Agatha Christie nel Devon, in Gran Bretagna. È stata la figlia Rosalind Hicks a donarla al National Trust britannico, che ora la gestisce. Tre romanzi della signora del giallo sono ambientati qui (e si possono ritrovare nel Literary Trail a lei dedicato): Il ritratto di Elsa Greer (Five Little Pigs, 1942), La sagra del delitto (Dead Man’s Folly, 1956) e Le due verità (Ordeal by Innocence, 1957). E allora, per concludere la nostra giornata per- fetta da turisti letterari, non ci resta che pernottare qui, per scoprire se la casa ispira ancora misteri e delitti
Scoprire città e Paesi attraverso libri e autori.
Ci sono città dove la letteratura si respira e paesini con storie nascoste da raccontare. Da Roma a Stoccolma, da Berlino a Lisbona, dalla Toscana all’Irlanda fino alla lontana Islanda: ogni città e ogni luogo hanno un’anima letteraria da scoprire e lo faremo insieme in questo viaggio, accompagnati da scrittori di ieri e di oggi, indirizzi e curiosità. Potrete sedervi ai tavolini di un caffè dove è nato il vostro romanzo preferito, o passeggiare sulle tracce di uno scrittore o del vostro eroe di carta e andare alla ricerca delle biblioteche più antiche e delle case-museo più insolite o affascinanti. Compresi tanti consigli di lettura per iniziare a viaggiare già sfogliando le pagine. Mettete in valigia la vostra passione per i libri e la lettura: musei, librerie, pub e hotel letterari diventeranno anche l’occasione per scoprire una città con occhi nuovi, così come l’hanno vissuta scrittori e artisti. Per chi ama viaggiare con un libro in mano. Mariangela Traficante, Luoghi e libri, 312 pp., 17,90 euro