BOLZANO ’18-’45 Un monumento, una città, due dittature
BOLZANO ’18-’45
Un monumento, una città, due dittature
La storia e i segreti di un monumento dal forte simbolismo, l’eredità di guerre e dominazioni diventato oggi simbolo di pace
Collana

Guide Alto Adige

Pagine

160

Pubblicazione

201607

Sottotitolo

Il percorso espositivo nel monumento alla vittoria

9,90 

Il Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini, è uno dei più controversi lasciti del periodo delle dittature nazifasciste. Segno evidente, a cominciare dai simboli del fascio, della presenza dominante italiana su quello che all’epoca venne considerato un territorio di conquista, dopo accesissime discussioni tra chi ne chiedeva a gran voce la demolizione e chi si batteva per la conservazione, è ora una forte e viva testimonianza di quel periodo. Nel 2012 il Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comune di Bolzano hanno scelto di aprire al pubblico il Monumento e di creare un percorso espositivo. In questo libro vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Viene inoltre affrontato il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca

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