Intervallo di terza
Intervallo di terza
Un triangolo amoroso raccontato da tre diversi punti di vista. Un lucido ritratto della società milanese, divisa tra i bisogni dell’oggi e gli ideali del ‘68
Autore

Paccini Pervinca

Collana

Varianti

Pagine

216

Pubblicazione

202204

16,90 

«Sono una frase superflua che non aggiunge niente a un discorso. La nota di mezzo di un intervallo di terza, lo zero all’interno dell’accordo delle altre due.»

La vicenda si svolge a Milano. Sebbene non venga esplicitato, si capisce che siamo nel 2011. Marta, la protagonista, insegna musica dopo aver rinunciato a una carriera da concertista. Scopre che Leo, il marito, frequenta un’altra donna. Attraversa stati d’animo diversi: rabbia, bisogno di rivalsa, competizione e tutto questo la porta a ripensare la propria vita. Leo, diviso fra Marta e Adriana, è un oncologo che ogni giorno affronta la disperazione dei malati terminali, sempre con il dubbio se sia giusto o meno aiutarli a porre fine alle proprie sofferenza. Adriana è una psicoanalista. Ha il successo e una vita piena, ma ha rinunciato alla famiglia. Resta incinta e si trova a muoversi fra la speranza che Leo lasci la moglie, la liberazione dell’aborto o una vita da sola con il figlio. Per lei un finale inaspettato. Per gli altri il dubbio o forse la scelta. Marta e Leo appartengono alla generazione nata fra gli anni ’50 e ’60,
coinvolta nei cambiamenti sociali e culturali di quel momento, ma anche partecipe di un benessere che le ha permesso di costruirsi una vita soddisfacente. Anche Milano, in qualche modo è protagonista, divisa fra la prosperità, rappresentata dai personaggi, e l’indigenza di una varia umanità vecchia e nuova che si muove per le strade della città.

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